Posted by altaterradilavoro on Ago 23, 2024
La sola identità, che i suditaliani hanno di sé, sono il peperoncino rosso e la frisa arriganata. Quanto al resto, che pure ci sarebbe, è negato; è storia disonorevole. La nostra vera storia comincia in cima al Sempione e finisce alla foce dell’Arno, dalle parti di Pisa. I nostri veri antenati Gioacchino Murat, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso, la Massoneria, i Medici, i Visconti, i Savoia, la Juventus, il Milan, la Ferrari; tutta roba che non ci appartiene. Certo, ogni tanto ci ricordiamo anche della Magna Grecia, ma poi non sappiamo neppure se essa ebbe svolgimento qui o tra la Valle d’Aosta e Zurigo.
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Posted by altaterradilavoro on Apr 4, 2020
tra i novatores napoletani, i filosofi del fare e non delle chiacchiere, ci fu Ferdinando Galiani che capì che la ricchezza di una società, comunità non passava attraverso la patrimonializzazione delle ricchezze o delle rendite ma attraverso la circolazione della moneta, la moneta più circola e più la ricchezza aumenta e si distribuisce. I liberali che auspicavano la modernità ma che ci hanno regalato il modernismo e, come disse il grande Zitara, lo sono ma con le cose degli altri, e i borghesi che alla fine hanno creato il borghesismo e l’unico cosa che hanno a cuore e accumulare ricchezze e protezione, che però devono fare altri, dei propri averi hanno fatto ben altro. Chi attuo le teorie del Galiani e dell’altro grande , Genovesi, attraverso Ludovico Bianchini fu Ferdinando II di Borbone creando uno stato che ancora oggi è preso ad esempio, per gli addetti ai lavori, come il migliore modello possibile. Grazie anche al lavoro del Dr. Ubaldo Sterlicchio, di seguito riportato, possiamo apprezzare la politica illuminata, umana e lungimirante di Ferdinando II. Bastava che fosse vissuto una decina di anni in più e dopo la sconfitta dei francesi a Sepang, con la conseguente crisi del modello economico giacobino, che la grandiosa visione economica di Ferdinando II figlia del Genovesi, del Galiani, del Filangieri e attuata dal Bianchini fosse risultata quella vincente.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 29, 2020
Il primato delle Due Sicilie sul Mediterraneo si concretizzò nella terza flotta al mondo per tonnellaggio e traffici, rafforzato dalla grande tradizione delle scuole marinare e da un’industria cantieristica all’avanguardia.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 25, 2020
Nel primo pomeriggio del 13 agosto 1851 uno spaventoso terremoto colpì la Lucania, radendo al suolo la città di Melfi, tale fenomeno fu avvertito anche in Capitanata ed in Terra di Bari.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 20, 2020
Il 5 giugno 1796 a Parigi fu firmata una pace che fin dalla sua firma sembrò più un armistizio che un accordo che potesse durare nel tempo. La politica espansionista della Francia sembrava non doversi mai fermare; dopo il trattato di Campoformio i francesi rivolsero le loro mire allo Stato Pontificio dove, preparata ad arte una sommossa nella quale fu ucciso il generale Duphot, procedettero alla occupazione del territorio ed alla creazione della Repubblica Romana, altro fantoccio nelle loro mani, e seguitarono nella spoliazione del patrimonio artistico, costringendo il Pontefice Pio VI ad abbandonare Roma per chiudersi in un convento in Toscana.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 26, 2020
Le Puglie furono, durante il Regno borbonico, insieme all’attuale Campania, il vero motore economico dello Stato.
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