Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Cronache dal brigantaggio e dintorni di Valentino Romano (VIII)

Posted by on Mar 20, 2025

Cronache dal brigantaggio e dintorni di Valentino Romano (VIII)

Il fiume della Storia trascina e sommerge le piccole storie individuali, l’onda dell’oblìo le cancella dalla memoria del mondo; scrivere significa anche camminare lungo il fiume, risalire la corrente, ripescare esistenze naufragate, ritrovare relitti impigliati sulle rive e imbarcarli su una precaria Arca di Noè di carta.

Claudio Magris

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ANALISI DEL COMBATTIMENTO DI CALATAFIMI

Posted by on Mar 13, 2025

ANALISI DEL COMBATTIMENTO DI CALATAFIMI

Lo scontro di Calatafimi del 15 maggio 1860 fu di piccole dimensioni è non può assumere la qualifica di battaglia, per numero di uomini impiegati, per estensione del terreno occupato, per manovre svolte, per perdite. La brigata Cacciatori delle Alpi comandata da Giuseppe Garibaldi era tale solo di nome, perché era costituita da due soli striminziti battaglioni, quattro cannoni, un piccolo reparto del genio e priva della cavalleria. Aveva in forza 1089 garibaldini e circa 500 insorti agli ordini di Sant’Anna.

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POESIE DI ALFREDO SACCOCCIO

Posted by on Mar 11, 2025

POESIE DI ALFREDO SACCOCCIO

 L’uccello

  Quando l’uccello scruta l’orizzonte

e vede spuntare il sole

  Balza di gioia e ha ragione.

 La giornata si annuncia meravigliosa.

 Quando scosta le sue ali

 Si scorgono le sue piume argentee,

 la stagione si annuncia molto bella!

 -Vedete!…è primavera.

 Quando il mondo diviene pù vivibile,

 la natura si circonda di canti

e l’umanità    nella sua fragilità

 diventa come l’uccello….

         Alfredo Saccoccio

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ALTRO CHE ITALIA! GLI ABITANTI DELLE DUE SICILIE VISTI DAI FUNZIONARI PIEMONTESI

Posted by on Mar 7, 2025

ALTRO CHE ITALIA! GLI ABITANTI DELLE DUE SICILIE VISTI DAI FUNZIONARI PIEMONTESI

Nel 1860-61 il Regno delle Due Sicilie crollava sotto i colpi dell’armata di Garibaldi da sud e dell’armata regolare sabauda da nord. La struttura statale borbonica si liquefece, e nei posti di comando furono nominati funzionari piemontesi. Nella corrispondenza tra questi uomini provenienti dal nord e il governo di Torino emergono i giudizi verso gli abitanti di quel Regno che non c’era più. Camillo Benso conte di Cavour, capo del governo del nuovo Regno d’Italia, non era mai stato a sud di Firenze.

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