Il quartetto dei Beatles è ormai entrato a far parte non solo dell’Olimpo musicale, ma anche in quello delle celebrità del XX secolo. Nonostante il loro precoce scioglimento, la loro musica e il loro stile di vita hanno continuato a influenzare milioni di persone in tutto il mondo. Oggi essi sono considerati icone del nostro tempo, profeti di una società futura che lentamente sta nascendo sotto gli occhi delle nuove generazioni. Ma questo ritratto sentimentale dei “fab four” si discosta non poco dalla verità dei fatti. In realtà, i Beatles sono stati i menestrelli coscienti della rivoluzione sessuale e della contro-cultura, ossia di quella trasformazione radicale della società iniziata negli anni Sessanta grazie alle idee diffuse da certi filosofi marxisti e al denaro scucito dalle lobby mondialiste e che aveva un unico obiettivo: la scristianizzazione dell’Occidente e la costruzione dell’utopico mondo unito vagheggiato da Imagine… e dalle Logge massoniche! I Beatles alzarono il tono della musica rock e della cultura giovanile hippie negli anni Sessanta fino a quando la band non si sciolse nel 1969. Essi guidarono una generazione ribelle dalla marijuana all’acido, al «sesso libero», alle religioni orientali, alla rivoluzione, alla politica liberale e all’attivismo sociale.
Fonte: Il libro “Rock Music vs the God of the Bible” di di David W. Cloud
La processione del gruppo della Deposizione e della Pietà, che occupa la mattina di questo giorno, è forse quella emotivamente più intensa, certamente suggestiva è la partecipazione di tantissime donne alluttate.
La “La Settimana Santa di Sessa Aurunca” già Ducato, ormai è diventato un appuntamento atteso non soltanto dalla comunità sessana ma dal mondo intero. Non esagero a dare una dimensione universale ai riti della “Settimana Santa” sessana perchè è da 5 secoli, forse da ancora prima, che Sessa dimostra la sua enorme fede cattolica vivendo con intensità e totale partecipazione i riti e liturgie dei giorni più importanti per il mondo della cristianità. Evento Sacro che assume le forme che vediamo ora nel Regno di Napoli durante l’Impero delle Spagne e, anche se simili a tanti che si tengono in altri luoghi del Mediterraneo Latino, è un unicum assoluto a cominciare dal suggestivo e travolgente “Miserere”. Martedì 04 aprile alle 21 ci spiegherà perchè di questa unicità il Priore dell’Arciconfraternita del SS CrocifissoPasquale Ago e per ascoltarlo basta cliccare di seguito
A te, o beato Giuseppe, noi eredi e discendenti dei popoli che formarono il Regno delle Due Sicilie, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Modernità che bella parola, parola che evoca progresso, felicità a portata di mano senza avere più pensieri, tutto questo almeno in teoria perchè nella pratica non è sempre così anzi, spesso accade che i fatti non sono conseguenti alle premesse e ti rendi conto che la modernità, è meglio chiamarlo modernismo, non ti fa viaggiare su una nuvola ma su una “mietitrebbia” che falcia e distrugge tutto. Il modernismo non si volge mai indietro e corre in avanti come un treno e per lui il passato è un peso, un fardello che bisogna eliminare e forse è giusto così. I tempi cambiano troppo velocemente e se ti volgi indietro rischi di passare come un nostalgico ma siccome noi siamo identitari non abbiamo paura di essere così etichettati soprattutto quando hai una breve conversazione con il caro amico Giuseppe Morzilli, Peppe, memoria storica di Scurcola Marsicana e di tutta la Marsicana che studia e narra il passato come storico e come semplice persona come ha fatto qualche giorno fa quando mi ha raccontato storia di vita vissuta della sua cara madre, Mussolini, che era di passaggio a Scurcola Marsicana, e……Fra Diavolo che è un ricordo molto vivo nella vita della famiglia Morzilli e per sapero basta vedere il video di seguito