Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Nicola Nardelli ci guida nel Museo Parco della Memoria Storica di San Pietro Infine

Posted by on Ott 17, 2023

Nicola Nardelli ci guida nel Museo Parco della Memoria Storica di San Pietro Infine

San Pietro Infine “posteggia” naturale che per millenni è stata la porta di ingresso per le terre molisane verso l’adriatico e per la Campania felix verso l’antica capitale Napoli che le ha dato grossi privilegi facendola essere al centro del mondo fin dai tempi più antichi. Ci sono passati antichi popoli italici come grandi eserciti che hanno scritto pagine importanti della storia, ci hanno dormito Re e grandi condottieri ma al contempo ha vissuto grandi tragedie come quella della Seconda Guerra Mondiale quando fu distrutta dai Bombardamenti……amici con la successiva piaga dell’emigrazione. Per non dimenticare e tenere viva la memoria, San Pietro Infine cerca di coltivare il ricordo della sua antica Storia in tutti i modi e forme come con il Museo Parco della Memoria Storica che domina la scena e che attira una marea di visitatori ogni anno. Uno dei custodi delle mura e dell’anima del Museo e della Storia di San Pietro Infine è il caro amico Nicola Nardelli che per amore della sua San Pietro, della sua gente e della sua storia accompagna e guida tutti i visitatori del museo trasmettendo passioni ed emozioni che ti rimangono addosso per molto tempo. Di seguito Nicola in una visita come tante

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LA PRIMA GALLERIA AL MONDO FU REALIZZATA NEL REGNO DELLE DUE SICILIE, TRA NOCERA INFERIORE E CASTEL SAN GIORGIO

Posted by on Ott 15, 2023

LA PRIMA GALLERIA AL MONDO FU REALIZZATA NEL REGNO DELLE DUE SICILIE, TRA NOCERA INFERIORE E CASTEL SAN GIORGIO

1858 INAUGURAZIONE DEL PRIMO TUNNEL FERROVIARIO AL MONDO

Tra i tanti Nostri primati va ricordato anche questo a dispetto di quanto ignorano volutamente i Nostri ignoranti libri di storia che hanno indotto, intere generazioni, a convincersi di essere la nullità in terra.

La Galleria dell’Orco, è un traforo ferroviario situato nell’area di Codola, tra i comuni di Nocera Inferiore e Castel San Giorgio.

Inaugurato nel 1858, rappresenta la galleria ferroviaria più antica del mondo.

La galleria, tutt’ora in uso, fu realizzata nel Regno delle due Sicilie per volere di Sua Maestà Ferdinando II .

Il tunnel fu inaugurato in pompa magna il 31 maggio del 1858, dopo circa venti mesi di lavori, alla presenza del vescovo di Nocera Angelo Giuseppe D’Auria, del ministro delle finanze del Regno e di diverse autorità militari presenti a Nocera. L’evento è stato immortalato in una serigrafia del Giornale del Regno delle due Sicilie.

Il giorno dell’inaugurazione la galleria fu rischiarata da cinquemila lumini per permettere agli invitati l’attraversamento dei 442,55 metri di lunghezza, mentre alcuni carri posti su un binario erano tirati a mano per l’intero percorso.

Servì a collegare la strada ferrata che correva tra Capua e Mercato San Severino.

Il traforo fu realizzato tra la collina di Torricchio (lato Nocera Inferiore) e la collina di Sant’Apollinare (Castel San Giorgio). I lavori per la sua realizzazione andarono avanti per poco più di

VENTI MESI.

Mette in comunicazione le stazioni di Sarno e di Codola.

Oggi è in uso lungo la tratta Cancello-Avellino.

Il nome della galleria deriva dal cosiddetto “Passo dell’Orco”, situato lungo la “montagna spaccata”. Si tratta di un passo di epoca romana funzionale al raggiungimento della città di Nuceria Alfaterna, attraverso una diramazione della via Popilia. La denominazione del passo è attribuita alla presenza del campanile dell’orco, un mausoleo di epoca romana (I secolo d.C) presente lungo il tratto viario.

Nell’accezione popolare il termine “orco” si riferirebbe ad Annibale, che sarebbe passato di lì per assediare e conquistare Nuceria nel corso della II guerra punica.

“Sua Eccelenza l’Egregio Ministro delle Finanze e de’ Lavori Pubblici muoveva dalla stazione della strada ferrata di Napoli alle 9 a.m. con numeroso ed eletto seguito. All’ingresso, del tunnel si trovarono il Vescovo di Nocera, l’Intendente della Provincia ed il comandante della Brigata Eventuale di Nocera con un drappello di soldati in grande divisa, e bande musicali”

Tratto dal Giornale del Regno delle due Sicilie, Napoli, 8 giugno 1858

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DRAGONETTI DE TORRES ALBERO GENEALOGICO

Posted by on Ott 15, 2023

DRAGONETTI DE TORRES ALBERO GENEALOGICO

Chiudiamo la pubblicazione della famiglia Dragonetti De Torres con l’albero genealogico anche questo gentilmente concesso da Niki che fra tanto nichilismo imperante spicca per il suo senso di appartenenza ad una famiglia, una entità ed identità.

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FAMIGLIA DRAGONETTI RAMO TORINESE

Posted by on Ott 3, 2023

FAMIGLIA DRAGONETTI RAMO TORINESE

Il 1860 è stato un anno spartiacque tra un mondo che finiva e un altro che nasceva dopo una gestazione inziata molti anni prima e come sempre accade nei cambiamenti, c’è chi ci guadagna e chi ci perde e a distaza di 160 anni possiamo senza ombra di dubbio affermare che l’italia peninsulare, quella che una volta era il Regno delle Due Sicilie, ha perso molto divenendo l’agnello sacrificale per la nascita della nazione chiamata italia. Furono tante le spaccature che ci furono nelle famiglie napolitane in quel drammatico periodo tra chi non voleva che un Regno di quasi otto secoli di vita finisse di esistere e chi invece abbracciò il nuovo corso facendosi avvolgere dal tricolore savoia e tra questi c’era chi era solo interessato alla conservazione della famosa “robba”, e chi invece seguiva le proprie ideologie di origine anglicana. Anche la famiglia aquilana Dragonetti che nasce addirittura all’alba del Regno di Sicilia, si spaccò in due nel 1860 e grazie all’amico Niki, uno degli ultimi eredi che molto sta facendo per ricostruire la storia della sua famiglia e che ci permette di pubblicare importanti documenti in suo possesso, cominciamo a vedere il ramo che segui i savoia.

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San Gennaro, carne e sangue di una fede concreta

Posted by on Set 19, 2023

San Gennaro, carne e sangue di una fede concreta

Il Cattolicesimo è carne e sangue. Diffidate sempre di coloro che riducono il Cattolicesimo ad un vago spiritualismo. La vera comprensione si risveglia spesso ad un livello ancestrale, pre verbale. Essa, come per San Gennaro, ha qualcosa di carnale ma senza essere peccaminosa.

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