Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“Le dogane di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie”

Posted by on Mar 4, 2020

“Le dogane di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie”

con il contributo di Argentino T. D’Arpino
Prefazione di Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro
Edizioni Kirke, Cerchio – Avezzano (AQ)
Pagg. 202, formato 15 X 21

Ne pubblico la copertina e il sunto, tratto dalla quarta di copertina.

Nella Prefazione, Carlo di Borbone ricorda come i medesimi autori nel 2000 avevano dato alle stampe “Testimoni di pietra, storia del confine tra Regno delle Due Sicilie e Stato Pontificio”, in cui sono censite le colonnette in pietra che segnavano il confine fra i due Stati.

Gli stessi ora pubblicano quest’altra originale ricerca, che susciterà non poco interesse negli studiosi di Storia, specialmente economica, nonché fra gli studiosi dei paesi di confine, fra cui erano Arce, Ceprano, Falvaterra, San Giovanni Incarico, ecc. ecc.

Ricordo che il territorio delle odierne province di Frosinone e Latina era diviso fra i due Stati preunitari.

segnalato da Ferdinando Corradini

Read More

Nicola Grossi ad Arce si scontra con Garibaldi

Posted by on Giu 23, 2019

Nicola Grossi ad Arce si scontra con Garibaldi

Arce (Frosinone) 27 maggio 1849
Nicola Grossi (mio trisavolo) si scontra con Garibaldi

Nel maggio del 1849, Garibaldi, proveniente dalla Repubblica romana, alla testa di quattromila uomini, portò un attacco al Regno delle Due Sicilie.

Sul confine, in prossimità della dogana di Collenoci, trovò schierati, capeggiati da Nicola Grossi, cento arcesi della Guardia Urbana, i quali, dopo una breve scaramuccia, vista la preponderanza delle forze nemiche, preferirono battere in ritirata.

Nicola Grossi riparò ad Atina, da dove inviò all’Intendente di Caserta un dettagliato rapporto sull’accaduto, che ho rinvenuto nell’Archivio di Stato di quella città e pubblicato, insieme con altri documenti sulla vicenda, nel secondo volume della mia monografia su Arce, da cui è tratta la foto del Grossi.

La sera dello stesso giorno Garibaldi lasciò Arce perché richiamato da Mazzini a Roma.

L’iscrizione che vedete nella foto, da me dettata, è stata posta a dimora dall’ing. Marco Marrocco, che ha trasformato la casa di Nicola Grossi in un accogliente B&B denominato “Palazzo Tronconi”.

Nello stesso Palazzo, come ricorda un’altra lapide, il 22 novembre 1798 fu ospitato Ferdinando IV di Borbone.

I borbonici sanno ora dove poter venire “in pellegrinaggio”, come fece il Comandante Giovanni Salemi.

Ferdinando Corradini

Read More

Miliari di epoca borbonica lungo la via Appia nell’ex distretto di Gaeta

Posted by on Feb 7, 2019

Miliari di epoca borbonica lungo la via Appia nell’ex distretto di Gaeta

È noto che la realizzazione della via Appia fu iniziata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma con Capua. Meno noto è che nel corso del Medioevo la sua manutenzione fu alquanto trascurata, tanto che divenne di difficile percorribilità, e, insieme con la funzione, se ne perse anche il nome, tanto è vero che, fra la fine del ’700 e gli inizi dell’ ‘800, veniva indicata come “la regia strada di Roma” o, più semplicemente, “la strada” ovvero “il cammino di Roma”.

Read More

La Spagna e Domenico Scarlatti

Posted by on Gen 8, 2019

La Spagna e Domenico Scarlatti

Grande è il contributo di Domenico Scarlatti alla formazione di un “idioma musicale” spagnolo e i riflessi della sua lunga permanenza alla corte di Madrid sono ben leggibili in molte sonate che utilizzano temi e ritmi di canzoni e di danze popolari iberiche.

Read More

Profili biografici di illuministi meridionali (Napolitani)

Posted by on Mag 2, 2018

Profili biografici di illuministi meridionali (Napolitani)

Profili biografici degli illuministi meridionali Giuseppe Palmieri e Giuseppe Maria Galanti.

Giuseppe Palmieri fu una figura un po’ atipica nel panorama degli illuministi meridionali, nacque a Martignano nel 1721, da una delle più illustri famiglie di Otranto. La sua formazione avvenne nel collegio dei Gesuiti di Lecce, durante l’adolescenza il regno passò in mano a Carlo di Borbone. A 13 anni intraprese la carriera militare venendo eletto alfiere di reggimento, nel 1734 era sottotenente della compagnia di fanteria di Don Francesco Basta. Al re mancava la conquista della Sicilia, e qui fu la prima campagna del Palmieri.

Read More