Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“IL RISANAMENTO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE” NE PARLIAMO CON CLAUDIO ROMANO

Posted by on Feb 15, 2024

“IL RISANAMENTO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE” NE PARLIAMO CON CLAUDIO ROMANO

Claudio Romano e Antonio Fomicola sono diventati senza ombra di dubbio dei principi della ricerca d’archivio storica dedicata al periodo borbonico del Regno delle Due Sicilie, una ricerca iniziata oltre 40 anni fa che ha portato alla luce una mole di documenti mastodontica importanti per un quadro più preciso e reale sull’ultimo periodo del Regno. Abbiamo già ospitato Claudio Romano per parlare dei testi “1860: LA VERITA”, che ha in dote documenti importanti ed inediti sugli ultimi mesi di vita del Regno, e Napoli 9 Gennaio 1799 “Una Flotta in Fumo”, che narra la verità sulla distruzione della flotta napoletana nel 1799, e venerdi 16 febbraio alle ore 21 lo ospiteremo ancora una volta per parlare del risanamento del Regno delle Sicilie grazie all’opera chirurgica e onesta di Ferdinando II di Borbone che ereditò dal padre Francesco I un Regno sull’orlo del fallimento, per vederlo basta cliccare di seguito

Read More

Diario dell’ultimo viaggio di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie nelle Puglie

Posted by on Feb 15, 2024

Diario dell’ultimo viaggio di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie nelle Puglie

Nel gennaio del 1859 il Re Ferdinando II volle intraprendere un viaggio verso le Puglie per incontrare la principessa Maria Sofia von Wittelsbach che da Trieste doveva giungere via mare a Manfredonia per sposare il figlio del Re, Francesco di Borbone duca di Calabria. Nonostante le avversità atmosferiche, il suo passaggio nelle terre pugliesi fu caratterizzato dal più vivo omaggio delle popolazioni. Il Re si mostrò attento alle esigenze dei paesi che visitò e offrì loro il sostegno di cui necessitavano per lo sviluppo sociale ed economico. L’autore, attraverso una cronaca giornaliera, ripercorre il viaggio di Re Ferdinando portando alla luce episodi e testimonianze umane che la storiografia ufficiale ha artatamente occultato. Rivivono nelle pagine del diario atteggiamenti di fedeltà verso quel Re da parte di burocrati periferici del regno che pagarono con l’allontanamento dagli incarichi pubblici una devozione senza limiti. Costoro scrissero una pagina di onestà intellettuale dell’uomo del Sud, ma la “nuova” Italia distrusse il loro ricordo  per costruire un diverso uomo meridionale, dipinto come opportunista e sempre pronto a legarsi al carro dei vincitori. Vengono ricordate, al contrario, le masse contadine e borghesi che riempirono le strade e le città attraversate dal corteo reale per osannare il Re. La malattia che colse Ferdinando II durante la permanenza nelle Puglie, e che lo porterà alla morte appena rientrato a Caserta, è registrata nella sofferenza del Sovrano e di quanti lo assistettero. Il periplo marittimo del regno che il Re, imbarcato sulla nave reale Il Fulminante, fece per rientrare moribondo a Caserta è racchiuso nelle ultime pagine di questo lavoro che vuole essere un omaggio verso la memoria del Grande Ferdinando II, autenticamente Padre dei suoi Popoli.

Francesco Maurizio Di Giovine, di antica e nobile famiglia di Lucera (Capitanata), è sposato, ha tre figlie e vive a Bologna. È laureato in Scienze Politiche. Storico per passione, ha pubblicato diversi saggi di storia militare e civile del regno delle Due Sicilie: 1799, Rivoluzione contro Napoli (1988); La difesa militare delle Due Sicilie nell’opera collettanea La difesa del regno (2001); La dinastia borbonica. La vita politica e amministrativa nel regno delle Due Sicilie: 1734-1861 (2011). Per i tipi di Controcorrente ha curato ed introdotto 1860-1861 l’Assedio di Gaeta di Teodoro Salzillo (2000); ha dato alle stampe L’età di Re Ferdinando (2006) e Pagine di storia militare del Regno delle due Sicilie (2018); ha scritto inoltre uno dei quattro saggi del volume pubblicato per completare, con sommario e indici, la traduzione della monumentale Napoli Spagnola di Francisco Elías de Tejada (2019).

È il presidente degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto e fa parte degli “Amici della Nunziatella”. Tra le opere pubblicate ricordiamo anche il romanzo storico A Civitella del Tronto con i soldati del Re (2016) ed i saggi Gli zuavi pontifici e i loro nemici (2020) e Breve storia del Carlismo nella penisola italiana (2022).

di Francesco Maurizio Di Giovine

PER ACQUISTARE CLICCA QUI

Read More

VENEZIA E REGNO DELLE DUE SICILIE NELLA STORIA DELL’ADRIATICO NE PARLIAMO CON RICCARDO PASQUALIN

Posted by on Feb 8, 2024

VENEZIA E REGNO DELLE DUE SICILIE NELLA STORIA DELL’ADRIATICO NE PARLIAMO CON RICCARDO PASQUALIN

Venezia la Serenissima per secoli la Cartagine del Mediterraneo come una delle protagoniste dei commerci che divenne la numero uno perchè rispetto alla sua prestigiosa antenata tracciò le strade via terra che portava in oriente sfruttando al massimo la “Via della Seta”. La sua storia non poteva non incrociarsi con le vicende della Capitale del Mediterraneo ovvero Napoli e il suo Regno in secoli quando la storia del Mediterraneo e dell’Adriatico erano le basi della basi della Geopolitica. Venerdi 9 febbraio alle ore 21 ne parliamo con Riccardo Pasqualin che da Padova ci fara percorrere 1000 anni di storia, per vederlo basta cliccare di seguito

Read More

I Monti Frumentari nel Regno delle due Sicilie

Posted by on Feb 6, 2024

I Monti Frumentari nel Regno delle due Sicilie

I primi monti frumentari sono nati alla fine del XV secolo per prestare ai contadini più poveri il grano e l’orzo per la semina, ed ebbero una notevole diffusione durante i secoli XVI eXVII. Essi si rivolgevano in particolare ai tanti che vivevano incondizioni di pura sussistenza quando, per il bisogno, erano costretti a mangiare anche quanto doveva essere riservato alla semina. Nel 1498 nacque il Monte di Sulmona, a Savoca, in Sicilia, si ha notizia di due Monti frumentari: il primo, venne istituito con testamento del 1758 dal sacerdote Vincenzo Giannetto; il secondo venne istituito con atto di donazione inter vivos nel 1838 dal filantropo Vincenzo Maria Trischitta (1772-1852). 

Read More