Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

CLAUDIO SALTARELLI AI PIEDI DI FRA DIAVOLO AD OGNI 8 SETTEMBRE

Posted by on Set 8, 2021

CLAUDIO SALTARELLI AI PIEDI DI FRA DIAVOLO AD OGNI 8 SETTEMBRE

8 settembre data che evoca ricordi ancora vivi e dibattiti che nascono solo per dare un indirizzo ideologico a seconda di chi li mette in campo ma alla fine gli eventi in quel giorno, armistizio firmato da Badoglio e cambio di alleato a guerra in corso con relativa fuga a Brindisi dei Savoia, accadono da quando è nata la nazione chiamata Italia.

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ADOLFO PANARELLO E UN “CONFETTO” SULLE “CIAMPATE DEL DIAVOLO”

Posted by on Ott 29, 2023

ADOLFO PANARELLO E UN “CONFETTO” SULLE “CIAMPATE DEL DIAVOLO”

Il popolo italiano da qualche decennio è catturato dalle mode del momento che la televisione diffonde di volta in volta con l’intento non di informare e rendere il popolo adulto e maturo ma, al contrario, condizionarlo e asservirlo ai propri interessi e purtroppo in Italia è una cosa che riesce facilmente. Ricordo ancora quando all’inizio degli anni novanta trasmettevano in diretta le gare veliche dell’America’s Cup con Luna Rossa protagonista e tutti capivano di vela, di barche ecc ecc fino ad arrivare ai giorni nostri con le drammatiche vicende belliche che stanno insanguinando il pianeta e tutti capiscono di geopolitica quando storicamente e tradizionalmente, l’italiano ha sempre avuto interesse solo per il proprio territorio manifestando un provincialismo che se fino a 160 anni fa era universale, ora è solo espressione di un atteggiamento di piccoli borghesi che a Napoli etichettano come “mezecazette”!!. La moda più in voga per tre anni, ancora se ne sente parlare, è stata quella di “lo dice la scienza” che come un mantra ci ha riempito la giornata 24 ore su 24, si è sostituito la “Croce” con “la scienza” che nessuno poteva contestare e chi si poneva un minimo dubbio passava per eretico. Non vi nascondo che la tentazione di usare il nome di Adolfo Panarello per poter dire qualcosa anche io su “lo dice la scienza” è stata tanta ma alla fine ho rinunciato perchè penso che sarebbe una stata una grave scorrettezza e poco elegante, quando sarà il momento, se ne avrò voglia, affronterò il tema senza ricorrere a padrini virtuali.

Grazie all’indicazione di Fiorentino Bevilacqua, accolta senza nessuna difficoltà ed incertezza, il direttivo dell’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro ha deciso di assegnare il Premio Terra Laboris 2023 sezione scientifica ad Adolfo Panarello ricercatore e studioso di Vairano Patenora che fin dalla giovane età dedica la propria esistenza agli studi in vari settori scientifici raggiungendo sempre risultati importanti dando lustro alla comunità scientifica, alla sua famiglia e alla sua terra. Poter fare una classifica sulle sue ricerche non sarei in grado di farla perchè non ho le competenze e la capacità, ma certamente ho un livello minimo di intelligenza per affermare che la scoperta delle “Ciampate del Diavolo” a Tora e Piccilli è tra le ricerche scientifiche più importanti degli ultimi 30 anni al mondo.

La Terra di Lavoro è una provincia che ha dato un contributo importante alla storia dell’umanità, ha fornito Re e Regine, Imperatori e Imperatrici come il Vino Falerno, il più antico al mondo di origine greca e adorato dai Romani, e la Mela Annurca frutto unico nel suo genere con proprietà organolettiche non replicabili e sopravvissuta ai tentacoli funesti del modernismo che per un paio di decenni fa l’aveva rilegata a utile cibo per i porci. Quando incontri Adolfo Panarello e come se vedessi il Falerno con il suo aspetto Imperiale, ti guarda a testa alta fissandoti negli occhi dandoti la massima attenzione con gentilezza e cordialità e quando comincia a parlare sembra una Annurca che nel morderla ti da una sensazione di asprezza che però, dopo pochi secondi, diventa un dolcissimo miele che dalla bocca si diffonde per tutto il corpo stimolandoti il desiderio di mangiarla fino ad arrivare all’ultimo seme. Ad Atina quando gli abbiamo consegnato il premio, Adolfo era emozionato dando importanza all’evento e ai presenti con atteggiamento da vero aristocratico non abbassandosi al nostro livello ma alzando tutti noi al suo, al pari di Geri De Luca, l’altro vincitore del Premio. Sembrava che avessero scritto un canovaccio insieme per recitarlo ai presenti, invece tutto è nato spontaneamente regalandoci emozioni per tutta la durata dell’evento.

Adolfo Panarello non voleva parlare delle “Ciampate del Diavolo” perchè voleva godersi la leggerezza della serata ma “tirato per la giacchetta”, è stato costretto a farlo donandoci una breve disquisizione che per gli addetti ai lavori era giusto un “confetto” mentre per noi ignoranti in materia è sembrata una lezione accademica. Sono rimasto incantato dalla sua spiegazione e, altresì, mi ha fatto riflettere per come ha trattato, con pudore e rispetto, la narrazione popolare che avvolge le “Ciampate del Diavolo”, non è un caso che il nome datogli e figlio della suddetta narrazione. Di seguito un il video del breve intervento

Claudio Saltarelli

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MICHELE PEZZA RACCONTA…MICHELE PEZZA ALIAS FRA DIAVOLO

Posted by on Mag 9, 2020

MICHELE PEZZA RACCONTA…MICHELE PEZZA ALIAS FRA DIAVOLO

Grazie all’impegno di Erminio De Biase, con il supporto dell’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e di Alfredo Saccoccio, il mondo napolitano ha avuto il piacere di e l’onore di conoscere Michele Pezza, giovane e brillante medico napolitano che svolge la sua opera a Benevento, ma, altresì, assistiamo all’entusiamo con cui Michele, insieme alla sua famiglia, fa emergere nella sua migliore veste la figura del suo grande antenato.

Michele Pezza in pochi mesi è stato uno dei protagonisti di importanti convegni dedicati a Michele Arcangelo Pezza Colonnello dell’Esercito Napoletano e Duca di Cassano alias Fra Diavolo di cui ricordiamo quello organizzato al museo delle Arti Sanitarie degli Incurabili proprio in un undici novembre, data in cui fu vigliaccamente giustiziato in maniera barbara dall’abusivo Regno Giacobino Francese con il trono che nepotisticamente veniva occupato da Giuseppe Bonaparte, e quello dell’otto settembre 2019 dove per la prima volta in Italia è stato scoperto un busto dedicato al Mito Itrano, Laborino e Napolitano. Ad inizio dell’anno 2020 Michele ha rilasciato un importante su “IlMattino di Napoli” dove ha esaustivamente spiegato perchè il suo illustre antenato merita un posto di rilievo nella storia napolitana, in quella universale già lo occupa, ed è stato ospite in un programma Rai, dedicato a Fondi e al suo territorio, dove ha parlato di Fra Diavolo.

Di seguito copia dell’articolo cartaceo e del link del programma Rai

Claudio Saltarelli

https://www.raiplay.it/video/2020/04/di-l-dal-fiume-e-tra-gli-alberi-S2E11-Fondi-e-Sperlonga-terra-di-nessuno-0a23391f-59ee-4f00-a450-3d1d3438e479.html

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