Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ADOLFO PANARELLO E UN “CONFETTO” SULLE “CIAMPATE DEL DIAVOLO”

Posted by on Ott 29, 2023

ADOLFO PANARELLO E UN “CONFETTO” SULLE “CIAMPATE DEL DIAVOLO”

Il popolo italiano da qualche decennio è catturato dalle mode del momento che la televisione diffonde di volta in volta con l’intento non di informare e rendere il popolo adulto e maturo ma, al contrario, condizionarlo e asservirlo ai propri interessi e purtroppo in Italia è una cosa che riesce facilmente. Ricordo ancora quando all’inizio degli anni novanta trasmettevano in diretta le gare veliche dell’America’s Cup con Luna Rossa protagonista e tutti capivano di vela, di barche ecc ecc fino ad arrivare ai giorni nostri con le drammatiche vicende belliche che stanno insanguinando il pianeta e tutti capiscono di geopolitica quando storicamente e tradizionalmente, l’italiano ha sempre avuto interesse solo per il proprio territorio manifestando un provincialismo che se fino a 160 anni fa era universale, ora è solo espressione di un atteggiamento di piccoli borghesi che a Napoli etichettano come “mezecazette”!!. La moda più in voga per tre anni, ancora se ne sente parlare, è stata quella di “lo dice la scienza” che come un mantra ci ha riempito la giornata 24 ore su 24, si è sostituito la “Croce” con “la scienza” che nessuno poteva contestare e chi si poneva un minimo dubbio passava per eretico. Non vi nascondo che la tentazione di usare il nome di Adolfo Panarello per poter dire qualcosa anche io su “lo dice la scienza” è stata tanta ma alla fine ho rinunciato perchè penso che sarebbe una stata una grave scorrettezza e poco elegante, quando sarà il momento, se ne avrò voglia, affronterò il tema senza ricorrere a padrini virtuali.

Grazie all’indicazione di Fiorentino Bevilacqua, accolta senza nessuna difficoltà ed incertezza, il direttivo dell’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro ha deciso di assegnare il Premio Terra Laboris 2023 sezione scientifica ad Adolfo Panarello ricercatore e studioso di Vairano Patenora che fin dalla giovane età dedica la propria esistenza agli studi in vari settori scientifici raggiungendo sempre risultati importanti dando lustro alla comunità scientifica, alla sua famiglia e alla sua terra. Poter fare una classifica sulle sue ricerche non sarei in grado di farla perchè non ho le competenze e la capacità, ma certamente ho un livello minimo di intelligenza per affermare che la scoperta delle “Ciampate del Diavolo” a Tora e Piccilli è tra le ricerche scientifiche più importanti degli ultimi 30 anni al mondo.

La Terra di Lavoro è una provincia che ha dato un contributo importante alla storia dell’umanità, ha fornito Re e Regine, Imperatori e Imperatrici come il Vino Falerno, il più antico al mondo di origine greca e adorato dai Romani, e la Mela Annurca frutto unico nel suo genere con proprietà organolettiche non replicabili e sopravvissuta ai tentacoli funesti del modernismo che per un paio di decenni fa l’aveva rilegata a utile cibo per i porci. Quando incontri Adolfo Panarello e come se vedessi il Falerno con il suo aspetto Imperiale, ti guarda a testa alta fissandoti negli occhi dandoti la massima attenzione con gentilezza e cordialità e quando comincia a parlare sembra una Annurca che nel morderla ti da una sensazione di asprezza che però, dopo pochi secondi, diventa un dolcissimo miele che dalla bocca si diffonde per tutto il corpo stimolandoti il desiderio di mangiarla fino ad arrivare all’ultimo seme. Ad Atina quando gli abbiamo consegnato il premio, Adolfo era emozionato dando importanza all’evento e ai presenti con atteggiamento da vero aristocratico non abbassandosi al nostro livello ma alzando tutti noi al suo, al pari di Geri De Luca, l’altro vincitore del Premio. Sembrava che avessero scritto un canovaccio insieme per recitarlo ai presenti, invece tutto è nato spontaneamente regalandoci emozioni per tutta la durata dell’evento.

Adolfo Panarello non voleva parlare delle “Ciampate del Diavolo” perchè voleva godersi la leggerezza della serata ma “tirato per la giacchetta”, è stato costretto a farlo donandoci una breve disquisizione che per gli addetti ai lavori era giusto un “confetto” mentre per noi ignoranti in materia è sembrata una lezione accademica. Sono rimasto incantato dalla sua spiegazione e, altresì, mi ha fatto riflettere per come ha trattato, con pudore e rispetto, la narrazione popolare che avvolge le “Ciampate del Diavolo”, non è un caso che il nome datogli e figlio della suddetta narrazione. Di seguito un il video del breve intervento

Claudio Saltarelli

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ARMANDO CALENZO E GLI ARIELLA DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Posted by on Ott 14, 2023

ARMANDO CALENZO E GLI ARIELLA DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Nelle parole di ringraziamento di Geri De Luca vincitore del Premio Terra Laboris 2023 che non sono state di circostanza ma piene di contenuti con tanti spunti di riflessione come è nello suo stile, ha messo in risalto la missione che porta avanti da una vita che è quella di far vincere “il bello sul brutto” spiegandoci che per arrivare alla vittoria ci vuole tanta pazienza e fatica ma per fare ciò bisogna prima essere uomini liberi. Per fortuna la missione di Geri non è un caso isolato e come lui c’è chi si affanna, lotta e lavora per portare alla vittoria “il bello” come fa l’Associazione Ariella di Cellole che con ben 40 iscritti ricerca, ritrova antiche identità e tradizioni popolari del proprio territorio e della Terra di Lavoro coinvolgendo una marea di bambini che quando li vedi pensi “il bello alla fine trionfa sempre”. Fin dalla seconda edizione gli Amici degli Ariella sono presenti al Premio Terra Laboris con la loro energia, con la loro forza e bellezza offrendo premi ai vincitori che sono delle autentiche perle artistiche, uniche ed irripetibili che sono meravigliosamente realizzate da Armando Calienzo che anche questa volta ci ha regalato parole dolcissime ma al contempo di grande profondità. Quando Armando esponeva pensavo come un tempo nonostante non ci fosse una scolarizzazione diffusa, i nostri avi erano persone di cultura e sapienza rappresentando un punto di riferimento e guida per le generazioni più giovani. Oggi invece, nonostante c’è una scolarizzazione totale e un forte numero di diplomati e laureati, c’è un’analfabetismo funzionale che sta raggiungendo percentuali allarmanti, con le nuove generazioni che sono allo sbando senza la guida dei loro padri che nel terzo millennio mestiere hanno deciso di fare un altro mestiere. Di seguito le parole di Armando Calienzo e le foto scattate da Mattia Freda  

Claudio Saltarelli

   

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ADOLFO PANARELLO E LE SUE PAROLE SUL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Posted by on Ott 12, 2023

ADOLFO PANARELLO E LE SUE PAROLE SUL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Dopo aver divulgato le parole di Geri De Luca sul Premio Terra Laboris 2023 ora è arrivato il momento di Adolfo Panarello vincitore della sezione tecnico-scientifico che ha ampiamente meritato per quello rappresenta per la Terra di Lavoro grazie alla sua opera nel mondo dell’archeologia e paleontologia che per importanza ed eccezionalità è di dimensione universale. Adolfo ha avuto parole dolcissime per la sua famiglia, per i suo colleghi, per i suoi collaboratori, per i suoi amici più cari e con piacevole sorpresa per l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro che gli ha conferito il Premio Terra Laboris che lusingata ringrazia di cuore. Adolfo Panarello nel descrivere la sua professione, nonostante parlasse di materie scientifiche e per certi aspetti tecnologiche, ha usato un linguaggio molto semplice e comprensibile che per come ha emozionato sembrava che stesse parlando un artista e non un ricercatore che come già affermato lo avvicinano molto a Geri De Luca facendoci capire che qualsiasi campo umano quando lo si percorre con passione, amore, applicazione e competenza trasmetti le emozioni e i sentimenti che sono caratteristiche tipiche degli artisti. Di seguito il video dell’intervento di Adolfo Panarello

Claudio Saltarelli

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GERI DE LUCA E LE SUE PAROLE SUL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Posted by on Ott 11, 2023

GERI DE LUCA E LE SUE PAROLE SUL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Grande pomeriggio ad Atina per l’ottava edizione del Premio Terra Laboris che sono stati consegnati a Geri De Luca e Adolfo Panarello due eccellenze assolute della Terra di Lavoro. E’ difficile spiegare a chi non c’era l’aria che s’è respirata e le emozioni vissute perchè non saprei dove iniziare e che parole usare ma una cosa posso dire e che è stato un incontro ricco di umanità nello stile dei due vincitori con la benedizione del trascendente dove anche l’istituzioni, eccellentemente rappresentata dal Sindaco di Atina Pietro Francesco Maria Volante, s’è spogliata della sua veste ufficiale trasmettendo forza e passione con grande intensità non nascondendo emozione quando ha consegnato il Premio Terra Laboris 2023 a Geri De Luca. I due vincitori sono due persone apparentemente molto diverse tra di loro ma nella realtà molto vicine nonostante operano in mondi molto diversi tra di loro, Geri opera nel mondo dell’arte e Adolfo nel mondo scientifico e della ricerca. Con la presente cominciamo con le parole di Geri De Luca che da buon artista è stato capace in poche parole a condensare le sue emozioni, quelle di una vita, quelle della sua famiglia e quelle dei presenti spiegando bene la sua missione su questa terra che sta cercando di compiere attraverso l’arte e la cultura. Di seguito il video di Geri e del Sindaco Pietro Francesco Maria Volante che ha consegnato il Premio.

Claudio Saltarelli

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ALDO VUCAI ED ENRICO NAPOLITANO SALUTANO GERI DE LUCA VINCITORE DEL PREMIO TERRA LABORIS 2023 VIII EDIZIONE

Posted by on Ott 8, 2023

ALDO VUCAI ED ENRICO NAPOLITANO SALUTANO GERI DE LUCA VINCITORE DEL PREMIO TERRA LABORIS 2023 VIII EDIZIONE

Siamo giunti all’ottava edizione del Premio Terra Laboris e come accade fin dalla prima edizione, il protagonista assoluto è sempre lo stesso, è La Cornucopia della Terra di Lavoro costruita artigianalmente dai M.si Presepiali di San Gregorio Armeno in Napoli Aldo Vucai ed Enrico Napolitano che non smettiamo mai di ringraziare per l’affetto e l’attaccamento che hanno per il Premio. Come ogni anno il Premio è unico ed irripetibile come quello che nel 2023 abbiamo consegnato a Geri De Luca e di seguito un saluto di Aldo direttamente dalla sua bottega.

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