Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“La noia di Massimo D’Azeglio per fare l’Italia” ne parliamo con Elena Bianchini Braglia

Posted by on Mar 7, 2024

“La noia di Massimo D’Azeglio per fare l’Italia” ne parliamo con Elena Bianchini Braglia

Quanti padri della patria ha l’Italia?tanti, troppi forse, tra cui c’è un personaggio poco ricordato anche da i libri scolastici se non per le sua frasi ad effetto come la più famosa “fatta l’Italia bisogna fare gli Italiani”, non è certo l’abbia pronunciata lui, e che invece è stato fondamentale per le genesi del paese chiamato Italia che secondo il mio modesto parere, bisogna mettere al fianco di Cavour e parlo di Massimo D’Azeglio da Torino. Un borghese membro del movimento dei cattolici liberali che sposò la figlia di Manzoni, e fratello del gesuita Luigi Taparelli d’Azeglio, influenzò Papa Leone XIII nella stesura dell’enciclica Rerum novarum sulla condizione dei lavoratori e che era con lui in forte dissenso, che da pittore e amante della vita decise all’improvviso, convito dal settario “Filippo”, a intercedere su Carlo Alberto di Savoia e su i suoi successori, affinchè si adoperasse per fare l’Italia Unita e poichè fu avvicinato in un periodo della sua vita in cui si sentiva molto annoiato e ad un passo dalla depressione, accettò. Geniali le sue rassicurazioni ai settari carbonari che poco si fidavano del pavido Carlo Alberto “Non ci si può fidare di un ladro quando si vuole convertirlo alla giusta morale ma se lo inviti a spartire il bottino si”, come la lucida riflessione “il suffragio universale? Io non so nulla di suffragio, ma so che al di qua del Tronto non sono necessari battaglioni e che al di là sono necessari. Dunque vi fu qualche errore e bisogna cangiare atti e principi. Bisogna sapere dai Napolitani un’altra volta per tutto se ci vogliono, sì o no” e di cosa pensasse di Mazzini cioè un terrorista. Di tutto questo ne parleremo con la Prof.ssa Elena Bianchini Braglia, che spesso ci ha omaggiato della sua presenza, venerdi 8 marzo alle ore 21 e per vederla basta cliccare di seguito

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“Senza tocco di campane” di Giuseppe Gangemi per la rubrica “Incontro con l’autore”

Posted by on Feb 29, 2024

“Senza tocco di campane” di Giuseppe Gangemi per la rubrica “Incontro con l’autore”

Dopo anni di studi e ricerche e dopo l’uscita di due importanti libri, “In punta di baionetta” e “STATO CARNEFICE O UOMO DELINQUENTE”, il Prof. Giuseppe Gangemi chiude la trilogia con “Senza tocco di Campane” (le vittime civili taciute della guerra meridionale) arricchendo con una scientifica e inedita visione, gli studi sui tanti eventi tragici del primo decennio post-unitario. Il Prof. Gangemi collega tra di loro le tante stragi ed eccidi che si sono susseguite, “al di la e al di qua del faro”, riuscendo a legarle tra di loro nonostante le varie motivazioni che le hanno causate, ha utilizzato con maestria la statistica per spiegare la sparizione di una parte importante della popolazione napolitana e siciliana, ha spiegato come è stata preparata politicamente e giuridicamente la Legge Picae come è stata attuata ma soprattutto ha messo la parola fine sulle vicende di Pontelandolfo e Casalduni smontando pezzo pezzo “il revisionismo del revisionismo” messo in piedi da Carmine Pinto e dalla sua collaboratrice Silvia Sonetti che con ingenuità ed inesperienza ha trattato una vicenda così complessa e oscura, e da molti accademici che disperati cercano di aggrapparsi ai documenti ufficiali dell’esercito italiansavoiardo per cambiare una storia che ormai è scritta sulle pietre . Altro grande merito del Prof. Giuseppe Gangemi è quello di aver dato voce e nobiltà ai tanti ricercatori e studiosi locali che grazie alla loro passione, capacità e applicazione condita da una buona dose di entusiasmo, hanno dimostrato che la nostra storia è universale perchè è l’insieme di tante storie locali che hanno peso ed importanza enorme. Per ascoltare dalla viva voce del Prof. Gangemi i vari aspetti del libro “Senza tocco di Campane” nelle linee generali vi invitiamo a vederci venerdi 1 marzo alle ore 21 per la rubrica “Incontro con l’autore” e per farlo basta cliccare di seguito

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“LE CALZE DEL BRIGANTE” LA VITA DI CARMINE DONATELLI CROCCO SCRITTA DA GIUSEPPE CERVO (PINO)

Posted by on Feb 22, 2024

“LE CALZE DEL BRIGANTE” LA VITA DI CARMINE DONATELLI CROCCO SCRITTA DA GIUSEPPE CERVO (PINO)

Se ci immergiamo nella Vandea Italiana del triennio 1797-99 il nome dell’insorgente principe che ti viene subito in mente è quello di Michele Arcangelo Pezza Colonello dell’esercito napoletano e Duca di Cassano alias Fra Diavolo mentre, se facciamo la stessa cosa per il decennio post unitario, il brigante insorgente che pronunciamo immediatamente è quello di Carmine Crocco Donatelli che per anni ha guidato la ribellione lucana guidando un piccolo esercito che mai sul campo di battaglia i piemontesi riuscirono a sconfiggere avendo la meglio solo grazie all’operazione di polizia di Pallavicini fondata sulla ricerca di traditori e sulla soppressione dei familiari, dei fiancheggiatori e dei famosi manutengoli dei guerriglieri napolitani. Anche se Carmine Crocco non è diventato un mito come il Colonello Itrano che è morto giustiziato rinunciando ai privilegi e agli onori che avrebbe avuto se fosse passato nell’esercito francese, il Donatelli invece è morto in carcere di vecchiaia. Fra Diavolo ha sempre combattuto nella sua breve vita per servire il suo Re, il suo Popolo e la sua Terra per cacciare l’invasore giacobino francese mentre Crocco ha combattuto la sua guerra personale prima d garibaldino e poi da borbonico riuscendo a sopravvivere mentre in tanti morirono per difendere il Regno che stava scomparendo dopo quasi 8 secoli di storia. Nonostante è stato scritto molto su Carmine Crocco è importante leggere “Le Calze del Brigante” scritto da Giuseppe Cervo perché guidato dalla sua capacità investigativa di chi è stato un funzionario di polizia, il libro mette in evidenza una lettura diversa dalla solita narrazione infatti Pino è riuscito ad andare nelle pieghe nascoste della vita del brigante insorgente e delle vicende di quel breve, ma intenso periodo, dopo un ricerca bibliografica condotta per anni e incrociando informazioni e dati tra di loro proprio come fa proprio un investigatore. Pino ci spiegherà per la rubrica “Incontro con l’autore”, come e perché ha deciso di diventare un ricercatore e “topo d’archivio” specializzandosi nel periodo post unitario e quali sono le molle che gli hanno permesso di scrivere “Le Calze del Brigante” giunto alla seconda edizione e che è il primo di una lunga serie di pubblicazioni che ci saranno in futuro. Per ascoltarlo vi do appuntamento a Venerdi 23 febbraio ’24 alle ore 21 su i nostri canali come di seguito riporto      

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“IL RISANAMENTO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE” NE PARLIAMO CON CLAUDIO ROMANO

Posted by on Feb 15, 2024

“IL RISANAMENTO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE” NE PARLIAMO CON CLAUDIO ROMANO

Claudio Romano e Antonio Fomicola sono diventati senza ombra di dubbio dei principi della ricerca d’archivio storica dedicata al periodo borbonico del Regno delle Due Sicilie, una ricerca iniziata oltre 40 anni fa che ha portato alla luce una mole di documenti mastodontica importanti per un quadro più preciso e reale sull’ultimo periodo del Regno. Abbiamo già ospitato Claudio Romano per parlare dei testi “1860: LA VERITA”, che ha in dote documenti importanti ed inediti sugli ultimi mesi di vita del Regno, e Napoli 9 Gennaio 1799 “Una Flotta in Fumo”, che narra la verità sulla distruzione della flotta napoletana nel 1799, e venerdi 16 febbraio alle ore 21 lo ospiteremo ancora una volta per parlare del risanamento del Regno delle Sicilie grazie all’opera chirurgica e onesta di Ferdinando II di Borbone che ereditò dal padre Francesco I un Regno sull’orlo del fallimento, per vederlo basta cliccare di seguito

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Il Pulcinella alias “Mazzarone” di Schiavi d’Abruzzo ce ne parla Giuliano Piluso

Posted by on Feb 12, 2024

Il Pulcinella alias “Mazzarone” di Schiavi d’Abruzzo ce ne parla Giuliano Piluso

Continua il nostro viaggio negli Appennini Napolitani per conoscere più da vicino “I Pulcinella di Montagna” e nello specifico quelli che hanno aderito al “Comitato Pro Pulcinella Patrimonio dell’Unesco” e questa volta ci fermiano a Schiavi d’Abruzzo per conoscere il loro Pulcinella che prende il nome di “Mazzarone”. Schiavi d’Abruzzo è un paese che si trova sul confine con il Molise e pur trovandosi a pochi Km da Castiglione Messer Marino ha una sua identità, entita e tradizione completamente diversa dai loro amati, “ma non troppo”, cugini che ci conferma come il nostro Regno pur essendo relativamente piccolo ha dentro di se una realtà multietnica e multiculturale vastissima e unica al mondo che riscontriamo anche nel Carnevale e nella famosa maschera Pulcinella. A Schiavi d’Abruzzo hanno conservato e diffuso un particolare ballo popolare che è famosissimo anche oltre i confini locali e che è amata e praticata da tutto il mondo della musica popolare che è “La Spallata” che accompagna i “Mazzaroni” in tutto il periodo di Carnevale e di tutto questo micro mondo che ha dimenisioni universali ce ne parlerà Giuliano Piluso che martedì 11 aprile alle 21 e per vederlo basta cliccare di seguito

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“LU PULGENELLA”LA MASCHERA DI CASTIGLIONE MESSERE MARINO NE PARLIAMO CON MARIANO DI STEFANO

Posted by on Feb 11, 2024

“LU PULGENELLA”LA MASCHERA DI CASTIGLIONE MESSERE MARINO NE PARLIAMO CON MARIANO DI STEFANO

Granzie alla bella esperienza che stiamo vivendo con il Comitato Pro Pulcinella Patrimonio dell’Unesco da un idea e volontà del Prof. Emerito Domenico Scafoglio, stiamo scoprendo tante meravigliose maschere disseminate da nord a sud del Regno che ci ha aperto un mondo fatto si di pulcinella e maschere, ma soprattutto di uomini e donne che ci sono dietro queste raffigurazioni. Una bellissima comunità che abbiamo conosciuto qualche anno fa è quella di Castiglione Messere Marino che, seppur a fatica, sono riusciti a non far morire ma addirittura a rilanciare il loro stupendo “Lu Pulgenella” una maschera che conosceremo meglio martedi 21 di febbraio alle ore 21 chiacchierando con Mariano Di Stefano e per vederlo basta cliccare di seguito

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